ciao a tutti,
i commenti negativi sulla parata tenutasi a Noventa si sprecano sui social e sui vari gruppi whatsapp.
qui, fra i pochi commenti apparsi fino ad ora, a mio parere, ne spicca uno che, pur commentando negativamente l'esperienza della scorsa domenica, fa chiaramente capire come la federazione abbia come obiettivo quello di ridurre i tempi di gioco, pensando che questo sia un punto di miglioramento al fine di attirare le nuove generazioni e, aggiungo io, i relativi genitori.
Bene, avete idea di come si svolga una gara di nuoto?
si passa tutto il giorno in una piscina, noi abbiamo polvere in abbondanza, lì cloro, calore e umidità non mancano di certo, guardando le più disparate gare per aspettare poi la propria prova o quella del proprio figlio, della durata di pochi minuti a seconda dello stile nuotato e della distanza.
eppure bambini e ragazzi che praticano il nuoto ce ne sono, magari non in abbondanza ma ce ne sono. e non mancano neppure i segnor che partecipano alle gare master.
questo per dire, che anziché cercare cure a mali che forse non esistono, bisognerebbe cercare di valorizzare ciò che abbiamo.
benvengano i giocatori di A1, anche stipendiati, ma non per partecipare a "rappresentazioni farsa" o a parate che in fondo interessano solo a chi appartiene già al nostro mondo, o forse neanche a questi. (io ho più interesse a seguire un campionato italiano o una gara nazionale o una giornata di campionato piuttosto che una di queste parate dove non c'è in palio nulla e di conseguenza, senza entrare nel merito dell'ultima disputata, l'impegno e lo spirito di competizione non sarà al top).
piuttosto formiamoli per promuovere il nostro gioco/sport in maniera adeguata.
entriamo nelle scuole debitamente preparati con filmati e discorsi che enfatizzino al massimo ciò che significa giocare a bocce:
- preparazione atletica che ci permetta di affrontare 4/5 ore di gioco ad alto livello, talvolta anche gare spalmate su due giorni con, per i più bravi, tempi di attività che arrivano anche a 6 o 7 partite di circa 2 ore ciascuna
- preparazione specifica per affrontare prove atletiche di 5 minuti di corsa nel quale si arrivano a percorrere in singolo fino a 1.000/1.200 mt con la lucidità necessaria a farci colpire il bersaglio fino a 50 volte consecutive posizionato a distanze che vanno dai 12,5 mt ai 17 (non 14, che è ridicolo!!!).
- capacità strategica
- lucidità tattica
- freddezza nell'affrontare determinate giocate in momenti topici
- e l'elenco si potrebbe certamente arricchire se chiedessimo agli stessi A1, o a chi ha fatto la storia delle bocce di elencarci semplicemente degli aneddoti dai quali ricavare spunti (penso a Ballabene, Amerio, Nari, Deregibus, Ferrero, Ziraldo, Griva, Micheletti, Birolo, Barbero, ma anche a Sturla, Bruzzone, Suini, Macario, Selva tanto per scrivere un po' di nomi che mi vengono in mente di getto).
e poi formiamo istruttori e preparatori che si possano dedicare, opportunamente stipendiati, a chi si potrebbe avvicinare al ns mondo.
non possiamo più pensare di affidarci al volontariato. il mondo è cambiato, non si inizia più a giocare a bocce perché il nonno accompagna il nipote alla bocciofila. forse qualcuno potrebbe iniziare perché incuriosito da una visione delle bocce che non dovrebbe più essere quella del campo dietro all'osteria, tavolino e bottiglione di "rosso" o di prosecco per gli amici del nord est.
...e che non si dica che si fa solo polemica e non si è propositivi.
scusate il lungo post.
ciao
g.l.