E' appena calato il sipario sul mondiale giovanile di Chieri e l'Italia può festeggiare con l'eccellente bottino di una medaglia d'oro, una d'argento e due di bronzo. Per la selezione azzurra, guidata dal general manager Dante D'Alessandro, dal tecnico Piero Amerio e dal preparatore atletico Marco Basilio, la soddisfazione è grande perché il fatto di arrivare quattro volte sul podio in un contesto di 26 nazioni dal tasso tecnico in netta crescita, è un bilancio assai importante.
Nella kermesse iridata, organizzata dalla Chierese, ha trionfato la Croazia che ha messo le mani su ben quattro titoli, quello under 18 del combinato e quelli under 23 del tiro di precisione, tiro progressivo e staffetta.
Nelle coppie a vincere il titolo mondiale sono stati gli under 18 Matteo Mana e Stefano Zucca (nella foto); il primo, gioiello dell'Auxilium Saluzzo, ha mostrato per l'ennesima volta il valore del suo bagaglio di fuoriclasse; il secondo, beniamino di casa chierese, ha superato alla grande i problemi psicologici derivanti appunto dal dover sopportare il peso delle aspettative dei suoi tifosi e al contempo dimostrare ai tecnici azzurri di meritare la convocazione.
Il cammino vincente di Mana e Zucca è iniziato nella poule a cinque formazioni, dove hanno superato nell'ordine i tunisini Chouchane-Ouel Sghair (12-5) e i monegaschi Bresciano-Grillet (12-5). Appresso sono stati i cileni Martinez-Barbano ad alzare le braccia dinanzi al tandem italiano, vincente per 13-5. La semifinale ha proposto uno stuzzicante Italia-Francia, ma i nostri campioni sono ancora andati oltre ogni aspettativa mettendo a segno un secco 12-5 ai danni di Allier-Bourrin. Per la sfida conclusiva si sono presentati gli algerini Cheikh-Arabi, che avevano prevalso in semifinale contro gli sloveni Povh-Pozar (13-12). Il match si è dipanato sul solito cliché e la vittoria ha premiato gli azzurri vincitori per 13-4. Un rapido sguardo ai punteggi realizzati commenta efficacemente la superiorità degli italiani che non hanno mai concesso agli avversari più di 5 punti.
Restando negli under 18, l'individualista Matteo Mana si è dovuto fermare in semifinale dinanzi al francese Alves Perreira, poi vincitore della medaglia d'oro strappata all'argentino Gaston Demarco. L'altro bronzo all'algerino Arabi.
La medaglia d'argento della specialità combinato è finita al collo di Simone Ariaudo. Il portacolori dell'Auxilium ha sofferto per un avvio in salita e non è più riuscito a rimediare, incalzato dal croato Marin Cubela che si è imposto per 23-20 ed è salito sul gradino più alto.
Negli under 23 Simone Mana è entrato nella sala del trono, ma si è dovuto fermare sul terzo gradino insieme allo sloveno Matej Kavcic. Ad impugnare lo scettro è stato il croato Leo Brnic che per 46/50 a 43/50 ha superato il transalpino Leiva Marcon.
Nella prova di staffetta Simone Mana e Simone Carrù hanno trovato disco rosso nei quarti di finale. Il loro punteggio (42/59) non è bastato per accedere alla semifinale. La medaglia d'oro è finita meritatamente al collo dei croati Leo Brnic e Marino Milicevic, che oltre ad aggiudicarsi il titolo battendo i francesi Abelfo-Marsens , hanno stabilito il nuovo record mondiale della categoria under 23 con il punteggio di 59 bocce colpite su 61 tirate.
Nel tiro di precisione Giacomo Ormellese si è fermato anch'egli sulla soglia del podio; podio sul quale sono saliti il croato Pero Cubela (oro), lo sloveno Jaka Kosirnik (argento), l'algerino Sid Ahrmed (bronzo) e il peruviano Jesus Altamirano (bronzo).